mercoledì 6 giugno 2007

L'arma segreta dell'Occidente: la cultura


«Siamo in difficoltà come Occidente nell’uso della nostra forza in campo tecnologico, militare ed economico. È la cultura l’arma che può fare vincere l’Occidente nel confronto con l’Islam e l’Oriente. Il libro di Pierre Chiartano sottolinea quest’aspetto del confronto di civiltà in atto. È un manuale che, in trecento pagine, spiega punti di forza e fragilità del nostro mondo. L'autore ci propone un grande racconto su questo conflitto culturale», sono le parole di Renzo Foa durante la presentazione del libro «La difesa dell’Occidente» (Edizioni Liberal) avvenuta a Matera il 30 maggio, nella splendida cornice seicentesca di Palazzo Lanfranchi. Oggi museo e sede del centro Carlo Levi, un tempo liceo, che vide un giovane Giovanni Pascoli muovere i primi passi nel campo dell’insegnamento. Matera terra d’incontro fra Oriente e Occidente dove gli affreschi bizantini delle chiese rupestri e i primi insediamenti benedettini segnano la cifra di un limes che ha visto intricarsi le radici dell’ethos ebraicocristiano e del logos greco. Normanni, angioini, spagnoli e alcune presenze arabe fanno di Matera, assieme alla daunia di Federico II, il luogo dove croce e mezzaluna si sono incontrate ed hanno convissuto innestate da altre tradizioni. Il libro di Chiartano, che ha avuto successo anche in questa occasione, è una sfida lanciata agli stereotipi di un’informazione e di una politica che si è fermata ai modelli interpretativi del secolo scorso e che rischia di non avere gli strumenti per capire il presente. Un giro a vuoto che condanna il Paese allo stallo, in economia come nel confronto più ampio e privo di confini del nuovo balance of power, che sta prendendo forma sotto i nostri occhi e indipendentemente da noi.

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