lunedì 28 gennaio 2008

Francesco Alberoni e La Difesa dell'Occidente



Vizi privati? Da noi non possono diventare pubbliche virtù
di Francesco Alberoni

Pierre Chiartano nel suo libro La difesa dell'Occidente ha riassunto un nostro colloquio in cui io sostenevo che bisogna reintrodurre il concetto di virtù, perché una società democratica funziona solo se ha un solido fondamento morale. Dalla cultura anglosassone abbiamo preso l'idea che vizi privati (come l'avidità, l'ambizione e perfino l'invidia) possano diventare pubbliche virtù perché stimolano la competizione economica e politica. Ma questo avviene solo in società che hanno una rigorosa etica privata e pubblica come le comunità del New England. In Italia, dove l'etica pubblica è quasi inesistente, i vizi privati diventano immediatamente vizi pubblici, corruzione. I mali della nostra società non si possono curare né con semplice cambiamento di maggioranza né con la legge. La legge da sola non è nulla senza solide radici etiche. Negli anni 90 i magistrati hanno provato a sostituire la morale con la legge, ma è stato un disastro. No, il fondamento della società è il singolo individuo moralmente capace di dire di no a chi gli offre denaro, successo, carriera in cambio di favori... (conitnua sul link del Corriere della Sera)

"LEGGI SUL CORRIERE DELLA SERA"