lunedì 23 aprile 2007

La resistenza globale di Toni Negri


Resistenza globale è il termine che meglio definisce una galassia, per ora apparentemente scollegata, di movimenti antisistema che ricalca l’internazionale pacifista finanziata per quasi mezzo secolo dalla Russia sovietica. Uno strumento che serviva a convogliare malcontento e legittime posizioni antagoniste, in un contenitore che producesse un’agenda utile alla strategia antioccidentale. Ora come allora, si alternavano giuste battaglie a strumentalizzazioni, importante era ed è guidare le forze scatenate dal malessere sociale ed economico, oggi figlio di un mix tra terrorismo e globalizzazione male interpretata, secondo una road map funzionale ad altri interessi egemonici. Dopo il fortunato libro «Impero», scritto a due mani con Michael Hardt, professore di letteratura alla Duke University, negli Usa, Paese in cui il professore non può ancora mettere piede, in quanto persona non grata, il cattivo maestro degli anni di piombo, ha prodotto un’altra opera dove sviluppa il concetto di resistenza delle moltitudini all’impero ed ai suoi strumenti di «biopolitica», come vengono definiti con termine immaginifico, ma non privo d’intuizione. Il libro analizza anche questi aspetti «culturali» del grande conflitto asimmetrico chee sta spiegando la sua rete a livello globale.

2 commenti:

Diego ha detto...

Benvenuto in Tocqueville!

Pierre Chiartano ha detto...

@J.A. Grazie!